L'Elefantino Che Aveva Paura del Buio

C'era una volta, nella grande giungla, un piccolo elefantino di nome Elio. Era un cucciolo dolce e amichevole, e durante il giorno correva e giocava felice con gli altri animali. Ma quando il sole cominciava a scomparire dietro le montagne e il cielo si tingeva di rosso scuro, qualcosa cambiava nel cuore di Elio. Sentiva un brivido che gli correva lungo la schiena, e il suo cuore iniziava a battere forte, tum tum tum, come se volesse saltare fuori dal petto. Il buio... lo spaventava a morte.

"Ssst...ssst..." faceva il vento tra le foglie degli alberi, e ogni volta che Elio sentiva quel suono, il suo pancino si contraeva per la paura. "Cosa c'è lì, nascosto nelle ombre?" si chiedeva, immaginando mostri con occhi brillanti o strani esseri che si muovevano nell'oscurità. "Ho paura!" pensava, con le orecchie che si piegavano giù per la tristezza.

Quella sera, la mamma di Elio lo chiamò: "È ora di dormire, piccolo mio."

Ma Elio scuoteva la testa, tremando tutto. "Non voglio! Ho paura del buio... e se ci fossero cose spaventose nella notte?" disse, con la voce piccola e tremante, come un bisbiglio che quasi scompariva nell'aria.

La mamma lo guardò con dolcezza e gli accarezzò la testa. "Non c'è niente di cui avere paura, amore mio. Il buio è solo il mantello della notte che protegge il mondo. E sotto quel mantello ci sono tante meraviglie. Basta guardare con il cuore aperto."

Ma Elio non riusciva a smettere di tremare. Sentiva il suo respiro corto, "uff, uff", come se l'aria non volesse entrare nei suoi polmoni. Il buio sembrava un nemico troppo grande da affrontare.

Quella notte, Elio decise di rimanere sveglio. Si accucciò accanto a un grande albero, cercando di non chiudere gli occhi, ma sentiva lo stesso quel tremore dentro di sé. Ad un tratto, una luce gentile illuminò la sua faccia: erano le lucciole! Brillavano come piccole stelle danzanti, illuminando dolcemente la notte.

"Zzzzz..." facevano, fluttuando intorno a lui. Una di loro si avvicinò e si posò sulla sua proboscide. "Perché hai così tanta paura, piccolo elefante?" chiese la lucciola con voce dolce e rassicurante.

Elio deglutì. "Ho paura del buio. Non riesco a vedere cosa c'è intorno a me... e mi sento solo."

La lucciola lo guardò con i suoi piccoli occhi brillanti. "Il buio non è da temere. È un mondo tutto nuovo, pieno di suoni, luci e misteri. Vieni con noi e ti mostreremo quanto è magico."

Curioso, Elio seguì la lucciola. Sentiva il suo cuore ancora battere forte, tum tum tum, ma pian piano cominciò a rilassarsi. Insieme attraversarono la giungla, dove sentiva i suoni degli animali notturni che lo circondavano: cric cric facevano i grilli, hoo hoo facevano i gufi, e ogni suono, invece di spaventarlo, gli dava una strana sensazione di pace.

La lucciola lo guidò fino a una radura. Elio alzò lo sguardo e rimase senza fiato. Sopra di lui, il cielo era pieno di stelle che scintillavano come diamanti. "Oooooh" fece Elio, stupito dalla bellezza che aveva davanti. Le stelle sembravano così vicine che poteva quasi toccarle con la sua proboscide.

In quel momento, Elio sentì il suo cuore rallentare, e la paura cominciò a svanire. Il buio non era più un nemico, ma un amico silenzioso che custodiva segreti e meraviglie.

"Vedi?" disse la lucciola. "La notte è magica. Devi solo imparare a guardarla con occhi diversi."

Da quella notte, Elio non ebbe più paura del buio. Ogni sera, si coricava sotto le stelle e ascoltava i suoni della giungla, sentendo il cuore leggero e pieno di pace.